È inaudito che alle soglie del 2020 migliaia di animali vengano ancora cacciati o anche semplicemente allevati al solo scopo di ucciderli. Delle povere creature innocenti ogni anno vengono sacrificate non solo per la loro carne, ma anche per sfruttarne pelli e pelliccia, creando un business che potrebbe essere tranquillamente evitato, considerate le mille alternative cruelty free che esistono oggigiorno.
Fortunatamente le cose stanno sensibilmente cambiando e anche alcuni personaggi famosi hanno deciso di farsi portavoce della battaglia per dare uno stop a questa barbarie e far riconoscere agli animali il rispetto che meritano. Una di queste è la nota ex attrice e modella Brigitte Bardot, che da ormai quarant’anni è un’attivista convinta.
Nota per la sua bellezza e per essere uno spirito libero, “BB” è stata negli anni ’50 e ’60 un’icona, tanto da diventare una delle poche attrici europee a diventare celebre negli Stati Uniti. Considerata spesso troppo “osé” per il pubblico borghese dell’epoca, è riuscita comunque a ritagliarsi un posto di rilievo nella storia del cinema, prendendo parte a più di cinquanta film.
Dal 1962 ha iniziato ad interessarsi alla causa animalista, quando durante un programma televisivo denuncia i maltrattamenti subiti dagli animali da macello e dichiara di essere diventata vegetariana. Da qui in poi l’amore per gli animali l’ha coinvolta a tal punto da decidere nel 1974 di lasciare il cinema per dedicarsi completamente a loro.
Fonda quindi nel 1986 la
Fondation Brigitte Bardot (qui la pagina Facebook:
@FondationBardot), organizzazione non governativa che si batte su più fronti per la salvaguardia degli animali in tutto il mondo e per i loro diritti. Ad oggi la fondazione conta circa un centinaio di impiegati ripartiti tra la sede centrale di Parigi e i tre rifugi per animali. Può inoltre avvalersi dell’appoggio di numerosi volontari e donazioni.
La fondazione inoltre ha un consiglio di amministrazione che è tutelato da ben tre ministeri francesi (Interni, Esteri e Agricoltura). Tra le principali attività di cui si occupa vi sono:
• Salvataggio e accoglienza di animali abbandonati
• Campagne di sterilizzazione e vaccinazione per i cani e gatti randagi
• Lotta contro la caccia e l’abbattimento crudele del bestiame da macello
• Sensibilizzazione del pubblico nei confronti delle torture subite dagli animali durante gli spettacoli di intrattenimento (circo, corrida…) e la sperimentazione scientifica
• Aiuto alle associazioni per la costruzione di strutture adatte ad accogliere animali in difficoltà al loro nutrimento e cure veterinarie
Brigitte Bardot ha il merito di essere stata una delle prime a mettersi in prima linea per i diritti degli animali in un’epoca in cui questo era ancora un tema poco sentito. Nel 1977 effettua un viaggio nel Labrador insieme a Greenpeace, facendosi fotografare insieme ai cuccioli di foca destinati ad essere arpionati per la loro pelliccia.
Dopo più di trent’anni ha vinto la sua battaglia: la caccia agli esemplari nati da pochi giorni è stata finalmente vietata.
Ci sono però ancora molte cause per cui la ex attrice vuole ancora combattere e non intende tirarsi indietro. Ora a 84 anni vive nella sua tenuta circondata dall’affetto di numerosi animali (cani, gatti, galline, maiali, pony, oche…) ed è pronta ad accoglierne ancora.
Orgogliosa di aver sensibilizzato l’opinione pubblica su dei temi importanti, afferma che le ingiustizie subite tra uomini non sono niente in confronto a quelle che gli uomini fanno subire agli animali e che:
“Il cambiamento dell’umanità deve iniziare da sé stesso”.